Memoria Morbida - 2009

Memoria morbida è memoria che i passi del tempo hanno tormentato, hanno steso e poi stravolto, calpestato, fino a renderla morbida.
Tutte le lacrime si sono versate nelle ferite aperte, richiuse poi con cuciture robuste.

Il cielo dei miei ricordi è un cielo a lungo guardato nell’attesa di vedere. L’attesa di scorgere un segno concreto, un aereo.
L’aereo passa, ma se ne va e divide il cielo, lasciando dietro uno strappo. Torno a cucirne insieme i lembi col filo robusto della memoria.
Anche il mio cielo è morbido, ora ho ricucito le sue parti per proteggere il riposo di un cuore rimasto piccolo, nell’attesa di una risposta, un saluto dall’aereo.
La piccola mano ora è diventata grande come la memoria ed è capace di cucire e ricucire, con innumerevoli punti, aerei e strappi di cielo.

Ho cucito insieme anche il vuoto tra le parti, come la mia attesa, come il tuo silenzio. Ho tessuto per anni, poi ho strappato le bende dagli occhi e mi sono rivista bambina, con la mia mano ancora nella tua.
Come uno sciamano ho cercato linfa nella comunicazione con il cielo, ho respirato forte per riprendermi l’aria, ma si è aperto un mulinello tra le lacrime e ho rischiato di annegare.

Ogni lacrima è una goccia di memoria.
Sono stata bambina, la mia piccola statura trascinava grandi pensieri. Ora cammino a lunghi passi per raggiungermi, ritrovare e ricucire il tempo che mi è stato rubato.
Cerco nella memoria la traccia dei ricordi per tesserli assieme e seguire la trama fitta delle mie storie segrete.

Sono gelosa delle mie storie segrete.
Recupero pezzi di tessuto e frammenti di carta, li cucio con ago e filo, con dedizione e cura, e districo il filo imbrigliato del tempo, come a sciogliere i nodi della mia vita.